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Il Primato di Pietro: il luogo e la storia

03 Giugno 2022
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Il Primato di Pietro: il luogo e la storia
Il Primato di Pietro: il luogo e la storia

Sorge, sulle rive del lago di Tiberiade, nella regione settentrionale della Galilea, una piccola chiesetta in pietra scura. Tre finestrelle in stile neogotico compaiono sulla sua facciata a capanna, completata da un sobrio portale leggermente strombato. Si tratta della cappella del Primato di Pietro, dove, stando al capitolo ventunesimo del Vangelo di Giovanni, il discepolo ricevette dal Signore il perdono per il tradimento e il ruolo di guida degli apostoli.

Il racconto del Primato di Pietro

Giovanni narra di come Pietro, sconfitto e umiliato dopo aver rinnegato il Maestro in occasione del suo processo, si recò a pescare sul lago di Tiberiade, seguito da altri discepoli. La notte trascorse senza risultato e all’alba, un’ora ormai troppo tarda per la pesca, le reti erano ancora vuote. Allora Gesù, “stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: ‘Figlioli, non avete nulla da mangiare?’. Gli risposero: ‘No’. Allora egli disse loro: ‘Gettate la rete dalla pare destra della barca e troverete’. La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: ‘È il Signore’”.

Pietro, dice Giovanni, “si gettò in mare” e raggiunse a nuoto Gesù, in fretta. Qui il Maestro, mangiando con i discepoli, per tre volte chiede a Pietro se questi gli volesse bene più degli altri discepoli. E per tre volte, un numero pari ai rinnegamenti, Pietro risponde affermativamente. Gesù affida allora a Pietro l’autorità, il Primato: “Pasci le mie pecore”.

Il Primato di Pietro a Tabgha

È di questo episodio che si fa memoria oggi. Ed è proprio per ricordarlo che è stata costruita la cappella del Primato di Pietro. Si tratta di un edificio di modeste proporzioni, che si getta nel lago di Tiberiade con il suo piccolo e tozzo campanile a torre. Proprietà francescana dalla fine del XIX secolo, il terreno su cui sorge la cappella poté essere edificato solo nel 1934.

La località in cui si trova il santuario è quella di Tabgha, nome probabilmente derivato da heptapegon, cioè “luogo delle sette sorgenti”. In effetti, le acque sorgive sono qui molto abbondanti e contribuiscono a fare di questo settore della sponda del lago di Tiberiade un vero e proprio giardino, che non manca di attrarre pellegrini e visitatori.

La storia di Tabgha

Non è chiaro che cosa sorgesse sul sito di Tabgha in età antica. L’unico resoconto che possediamo oggi è quello che stese la pellegrina Egeria (o Eteria), in viaggio in Terra Santa nel IV secolo. La donna afferma che nei pressi di Cafarnao si potevano ancora vedere “i gradini di pietra su cui stava il Signore”. Con buona probabilità, Egeria si riferisce qui ai lastroni di pietra che ancora oggi sono visibili all’esterno della cappella del Primato di Pietro. La pellegrina non trasmette però alcuna notizia legata ad una chiesa in questo luogo. Anzi, Egeria afferma che delle fondazioni di colonne erano visibili nei pressi dei gradini, ma non dice altro. Da tarde leggende medievali sappiamo che questi sei basamenti di colonne, costruite come colonne doppie, venivano considerati i ‘troni dei dodici apostoli’.

Sappiamo che Tabgha non era un luogo particolarmente adatto all’insediamento. Nonostante l’acqua fosse abbondante, infatti, il terreno era troppo roccioso per le coltivazioni. Anzi, recenti scavi hanno dimostrato che la località su cui sorge oggi la cappella del Primato di Pietro fu utilizzata a lungo come cava di pietra.

Il Primato di Pietro e dintorni

E infatti, Egeria parla di un solo edificio presente a Tabgha, sulle rive del lago. Si tratta della struttura della Mensa Christi, che doveva sorgere poco lontano da dove si può vedere oggi la cappella del Primato di Pietro. Egeria ne parla come di un edificio dedicato sì al culto, ma che non andava inteso come una chiesa vera e propria. Si doveva trattare di qualcosa di simile ad uno spazio sacro per consumare dei pasti in comune. Con buona probabilità, era un luogo dove fare memoria della moltiplicazione dei pani, un episodio evangelico collocato anch’esso sulle rive del lago di Tiberiade, dove Gesù aveva casa con i suoi discepoli. Ne parla Luca, al capitolo nono del suo Vangelo.

Non lontano dalla cappella del Primato di Pietro sorge uno dei più antichi memoriali cristiani in Terra Santa. Si tratta del convento delle Beatitudini, oggi purtroppo in completa rovina e ancora in attesa di seri lavori di restauro che permettano di apprezzarlo a dovere.

Venite a scoprire con noi Cafarnao e Tabgha!         

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