In occasione della Santa Pasqua 2019 vogliamo condividere con voi gli auguri del Custode di Terra Santa e presidente dell'Associazione pro Terra Sancta, fra Francesco Patton.
"Siamo nel Cenacolo, sul Monte Sion, nel luogo dove Gesù aveva consumato l’ultima cena con i suoi discepoli, lasciando loro il dono dell’eucaristia e del sacerdozio, ma anche il comandamento dell’amore fraterno e l’esempio del servizio attraverso la lavanda dei piedi.
È in questo luogo che Gesù appare agli apostoli la sera del giorno di Pasqua. Le porte chiuse non impediscono al Risorto di entrare, e Gesù si manifesta con parole, gesti e segni che sono importanti per quel piccolo gruppo di apostoli impauriti e ancora sotto shock per la sua morte, ma sono importanti anche per noi, a distanza di quasi 2000 anni.
Le parole e i gesti sono uniti tra loro e contengono un dono e una missione di pace e di riconciliazione: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».
Gesù dona la pace, Gesù dona lo Spirito Santo, Gesù affida una missione che è soprattutto missione di riconciliazione, di perdono e di pace, per farci rinascere come umanità nuova e riconciliata, ricreata dal dono dello Spirito.
Gesù offre anche un segno, che offrirà di nuovo otto giorni dopo, per aiutare il cammino di fede di Tommaso. E questo segno è la ferita dei chiodi nelle mani e nei piedi e la piaga della lancia nel costato.
Gesù è risorto, ha vinto la morte, ma nel suo corpo di risorto porta ancora i segni dei chiodi e della lancia, porta cioè – e continuerà a portare per tutta l’eternità – i segni, le ferite e le piaghe che manifestano fin dove è arrivato il suo amore per noi: fino al dono di sé pieno e totale, fino a morire per noi.
Questi segni, queste ferite, queste piaghe ci ricordano che la risurrezione non cancella la croce dalla storia personale di Gesù, da quella della Chiesa e dalla vita di ognuno di noi, ma la trasfigura, e ce la fa leggere in una luce nuova, quella – appunto – della Pasqua.
Da questo luogo così speciale, desidero far giungere a ciascuna e a ciascuno di voi gli auguri di una Pasqua gioiosa da parte dei frati della Custodia di Terra Santa.
Che da questo luogo, che è il luogo delle apparizioni del Risorto la sera della prima Pasqua cristiana e otto giorni dopo, Gesù continui a effondere lo Spirito Santo su di noi discepoli fragili, spesso impauriti e di poca fede.
Che da questo luogo la missione di pace, di perdono e di riconciliazione affidata da Gesù Risorto agli Apostoli, cioè alla Chiesa, riprenda vigore e si diffonda.
Che il Risorto doni a ciascuno di noi la grazia e il coraggio di essere uomini e donne di pace e di riconciliazione, qui in Terra Santa ma anche in tutti i luoghi e le situazioni dove il peccato porta violenza e conflitto, incomprensione e divisione.
Che possiamo fare esperienza, in modo personale, di quella beatitudine, cioè di quella gioia piena e interiore, che Gesù Risorto qui ha proclamato in risposta alla faticosa professione di fede di Tommaso: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
Buona Pasqua a ciascuna e a ciascuno di voi e alle vostre famiglie.
Padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa e presidente dell'Associazione pro Terra Sancta.