Nella suggestiva Betlemme, a pochi passi dalla Basilica della Natività, sorge un luogo che da tempo ha la capacità di attirare a sé pellegrini e visitatori giunti in Terra Santa: la Grotta del Latte.
Situato a ridosso della Basilica, sulla cima della collina, il santuario della Grotta del Latte costituisce oggetto di particolare interesse per famiglie provenienti da tutto il mondo che, nel ricordo del passaggio della Sacra Famiglia qui avvenuto, desiderano ricevere il dono di un figlio. Per questo rivolgono le loro preghiere alla Madonna del Latte, icona simbolo di questo luogo.
Vista la sua importanza simbolica e spirituale, questa grotta di Betlemme è stata posta sotto la proprietà e la cura dei francescani sin dal XVI secolo.
Dove Maria e Giuseppe si rifugiarono prima di raggiungere l’Egitto
Nel Vangelo di Matteo (Mt 2,13) si narra come, dopo la nascita di Gesù, l’angelo del Signore sia apparso in sogno a Giuseppe per avvisarlo dell’imminente strage degli innocenti ordita dal re Erode. Il consiglio è quindi quello di prendere con sé Maria e il bambino e di fuggire in Egitto.“Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo”. Secondo una tradizione del VI secolo, così come da quanto è stato confermato da fra Francesco Patton, Custode di Terra Santa, Maria si nascose quindi qui con il bambino dai soldati. Nella preoccupazione di organizzare il viaggio, Giuseppe avrebbe messo fretta alla Madonna mentre stava allattando Gesù e, per questo motivo, una goccia di latte sarebbe scivolata su una roccia, rendendola bianca.
Il segno di questo evento ha reso la roccia, che in un primo momento era di un color roseo, oggetto di devozione da parte dei fedeli da secoli. È il segno di viva testimonianza di un momento simbolo della maternità della Vergine Maria, che in questo caso prende il nome di Madonna del latte.
La Grotta del Latte nei pellegrinaggi dei fedeli
Sia donne cristiane che musulmane, con le rispettive famiglie, considerano la Grotta del Latte di Betlemme un luogo di pellegrinaggio importante; si rivolgono a Dio e alla Madonna del Latte nella speranza di ricevere un parto sereno e abbondanza di latte all’arrivo del proprio figlio. La stessa polvere della roccia bianca della Grotta del Latte rappresenta una reliquia preziosa e viene ritenuta efficace per l’ottenimento della grazia.
Proprio per questo, sono molte le testimonianze dei miracoli avvenuti negli anni a seguito di visite a questo luogo santo. Non mancano anche preghiere di amici e parenti giunti qui per chi, impossibilitato a compiere il viaggio, chiedeva una grazia anche a chilometri di distanza.
“I miracoli sono tantissimi. Le persone a volte vengono quando hanno difficoltà ad avere figli […] a pregare la Madonna, portano questa polvere e in una sala conserviamo le loro […] testimonianze. Fino ad oggi sono circa seimila le testimonianze che ci sono arrivate per posta” così commenta fra Luis Enrique Segovia.
A pochi passi la Casa del Fanciullo, progetto supportato da Pro Terra Sancta
Non molto distante dalla Grotta del Latte di Betlemme si trova la Casa del Fanciullo, casa di accoglienza residenziale inaugurata nel 2007 e aperta all’accoglienza di bambini e adolescenti cristiani e di cui vi abbiamo parlato già la settimana scorsa. Lo spirito francescano che anima questa struttura vuole richiamare i valori capisaldi della famiglia, considerando anche la sua vicinanza con la Grotta del Latte. È qui che si ritrovò la Sacra Famiglia nei primi momenti di vita del bambin Gesù.
La Casa del Fanciullo si pone nel ricco mosaico di opere sociali della Custodia di Terra Santa, in collaborazione con il Terra Sancta College. Numerosi sono i lavori che Pro Terra Sancta, anche in occasione del quindicesimo anniversario della Casa del Fanciullo, ha portato avanti negli ultimi mesi per far sì che questo possa continuare ad essere un luogo dedicato alla crescita e all’educazione di molti ragazzi.