Il popolo siriano sta soffrendo la fame. Da tanto tempo, e oggi ancora di più. La crisi economica, dovuta anche alle sanzioni, è drammatica, il gasolio è ormai introvabile, l’elettricità è disponibile tre ore al giorno e la disoccupazione giovanile si attesta al 78%.
Secondo il Programma alimentare mondiale (WFP) delle Nazioni Unite, i prezzi dei generi alimentari sono aumentati dell’800% negli ultimi due anni, superando addirittura l’inflazione del 2013.
I dati allarmanti
Il 90% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà e si stima che circa 9,3 milioni di persone si trovano in una condizione di insicurezza alimentare. Intere famiglie sono finite sul lastrico in seguito alla svalutazione della moneta siriana sul mercato e oggi anche chi svolge due lavori non è in grado di sfamare la famiglia per tutto il mese.
L’inverno è alle porte e fa paura. Moltissime famiglie vivono senza riscaldamento perché il generatore elettrico va a benzina, che ha costi insostenibili, e nella capitale l’elettricità è garantita dalle 9 alle 10 di mattina, dalle 12 alle 13 e all’una di notte.
In tutti i 14 governatorati della Siria il prezzo del paniere alimentare è aumentato in media del 107% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Il Direttore generale di Pro Terra Sancta, Tommaso Saltini, e il responsabile dell’Ufficio progetti, Giacomo Gentile, sono tornati ieri da una missione in Siria di due settimane. Ci raccontano di uomini e donne disperati che non sanno se domani i loro figli mangeranno. L’atmosfera generale è di depressione e malessere; manca il coraggio e la voglia di ricostruire il paese.
È l’aiuto umanitario a salvare le vite di milioni di persone in Siria. Per questo motivo sosteniamo da un anno la mensa presso la parrocchia di San Francesco, ad Aleppo, una mensa accessibile alle persone più povere e vulnerabili.
La mensa è diretta da fra Bahjat Elia Karakah e ogni giorno quasi 50 collaboratori e volontari preparano pasti caldi per almeno 1.000 persone.
L'obiettivo della mensa è quello di provare per quanto si può a rispondere al problema della fame e della malnutrizione. Chi si presenta alla mensa sono principalmente anziani, disabili, malati, vedove e famiglie dei quartieri più poveri di Aleppo.
Storie dalla mensa di Aleppo
Boutros Kahla ha 71 anni e il suo misero stipendio da tassista deve bastare per le necessità di tutta la famiglia. Sua figlia Samar ha una malattia mentale che necessita di cure e visite particolari. Cibo, acqua, bollette e medicine sono diventati un lusso che Boutros e la sua famiglia non possono più permettersi.
Il pasto caldo offerto dalla mensa della parrocchia allevia il peso delle spese alimentari quotidiane ed è un raggio di speranza per la famiglia Kahla e per molte altre persone, come Sophia Jabas.
Sophia è una signora di 61 anni che sta combattendo contro un cancro al seno da cinque anni. Non è sposata ed abita da sola ad Aleppo. La malattia le impedisce di lavorare e negli ospedali statali le spese mediche non sono del tutto coperte dal governo: parte delle cure per la mastectomia e per la chemio le ha dovute pagare lei. Il costo per le cure si aggiunge a quelle per cibo e bollette. Costi insopportabili già per chi ha due lavori! A causa della malattia fa molta fatica a uscire e per questo ogni giorno un gruppo di volontari della mensa le portano il pasto caldo a casa.
Tommaso e Giacomo hanno conosciuto anche Bassil Syoufi, sua moglie e le loro due figlie piccole. Bassil ha una disabilità fisica alle mani e ai piedi che gli impedisce di fare sforzi fisici e di lavorare lontano da casa. Trovare un lavoro è per lui estremamente difficile. La moglie cura le bambine a casa e la mensa è l’unico luogo che garantisce loro il pasto quotidiano.
In un paese dove puoi comprare tante pagnotte quanti sono i componenti della tua famiglia, Bassil e numerose famiglie siriane hanno cominciato a rinunciare ad un pasto al giorno.
Se è vero che le bombe non cadono più su Aleppo, il dramma dei siriani continua imperterrito.
La presenza della mensa nella parrocchia di Aleppo fa veramente la differenza tra la vita e la morte.
Sostieni la mensa di Aleppo: regala un pasto caldo!