Partire dal concetto di libertà religiosa per raggiungere e mantenere la pace in Terra Santa attraverso lo strumento del dialogo interreligioso: questo l’argomento al centro della IV giornata per le associazioni in Terra Santa svoltasi a Roma il 22 ottobre, affrontato da vari rappresentanti del mondo ecclesiastico e di associazioni di volontariato attive in Terra Santa.
Come introdotto da padre Michael Anthony Perry, Vicario Generale dell’Ordine dei Frati Minori, l’identità religiosa non impedirebbe di riconoscere l’umanità e la presenza divina nell’altro, e sarebbe proprio la tradizione cristiana a insegnare, in un’ottica di gratuità che prescinde dalla reciprocità, l’importanza del dialogo per un percorso di pace. “La pace è un dono di Dio offertoci per realizzare la nostra identità umana, cristiana e francescana”, ha spiegato il padre nel proprio intervento, dando il via a una giornata ricca di testimonianze e osservazioni personali che hanno dimostrato come i concetti di libertà religiosa e coesistenza tra persone appartenenti a culture e religioni diverse assumano in Medio Oriente ed in particolar modo in Terra Santa sfaccettature ben diverse a quelle riscontrate invece in Occidente. “Dove religione e fede permeano tutta la vita pubblica, come avviene in Terra Santa, bisogna cambiare approccio e parlare, più che di libertà religiosa, di rispetto delle minoranze religiose, etniche e sociali”, ha infatti precisato padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, spiegando che il compito di ogni “leader” e formatore religioso è anche quello di educare all’incontro con l’altro proprio per garantire il rispetto delle minoranze. “Dialogare con l’altro è parte integrante della mia vita di fede”, ha dichiarato poi ancora il padre Custode, “e aprirsi all’altro non significa annacquare la propria fede, perché proprio l’esperienza in Terra Santa mi ha insegnato che la mia storia e la mia appartenenza si rafforzano nell’incontro con l’altro”.
La giornata, organizzata dalle Edizioni di Terra Santa in collaborazione con ATS pro Terra Sancta, si è conclusa con una messa celebrata dal padre Custode, il quale ha voluto ringraziare in particolar modo i numerosi volontari che, a vario titolo, collaborano con i francescani della Custodia di Terra Santa.