Privato: Re Davide: Dio, la spada e la cetra

La storia di Re Davide

Dalla giovinezza alla fama

«Booz generò Obed, Obed generò Iesse e Iesse generò Davide» (Rt 4,18-21).

Nato nella piccola Betlemme, come ci racconta il Libro di Rut, Davide è discendente dei Patriarchi e appartiene alla tribù di Giuda. E' l'ultimo dei figli di Iesse, ma non è destinato ad essere un semplice pastore. Infatti, il Profeta Samuele, inviato da Dio per ungere il futuro re d'Israele, posa le sue mani proprio sul giovane Davide.

Dopo l'unzione, a decretare la fama del più giovane dei figli di Iesse sono poi il coraggio e l'astuzia con cui affronta il gigante Golia, temuto da tutti per la sua forza e la sua stazza.

Oltre a distinguersi per il suo valore in battaglia, Davide acquista fama e popolarità anche per la sua musica. Le sue mani, infatti, a contatto con la cetra creano melodie celestiali. Persino il re Saul sentendolo suonare ne rimane molto colpito tanto da invitarlo a corte ogni volta che si sente triste o agitato.

«Quando lo spirito di Dio era su Saul, Davide prendeva in mano la cetra e suonava: Saul si calmava e si sentiva meglio e lo spirito cattivo si ritirava da lui» (1 Sam 16,23).

In queste occasioni, Davide conosce Gionata, uno dei figli di Saul. I due diventano inseparabili, tanto che Gionata arriverà a proteggere Davide quando il padre vorrà ucciderlo.

Invidia e Persecuzione

Saul, però, si accorge presto della grande fama che Davide ha acquisito tra gli israeliti e teme che voglia usurparlo. Il giovane, avvertito da Gionata, è costretto quindi a fuggire con un piccolo gruppo di fedelissimi nel deserto di Ein Ghedi e condurre una vita ritirata. Più volte ha la possibilità di uccidere Saul che gli da la caccia con il proprio esercito, ma decide di risparmiarlo perché si tratta del suo re a cui, nonostante la persecuzione, rimane fedele.

«Davide si alzò e tagliò un lembo del mantello di Saul, senza farsene accorgere. Ma ecco, dopo aver fatto questo, Davide si sentì battere il cuore per aver tagliato un lembo del mantello di Saul. Poi disse ai suoi uomini: «Mi guardi il Signore dal fare simile cosa al mio signore, al consacrato del Signore, dallo stendere la mano su di lui, perché è il consacrato del Signore».  Davide dissuase con parole severe i suoi uomini e non permise che si avventassero contro Saul. Saul uscì dalla caverna e tornò sulla via.» (Samuele, 24,6).

La morte di Saul e l'ascesa al trono

In una battaglia contro i Filistei, Saul perde la vita e con lui anche i suoi figli, compreso Gionata. Davide diventa così il nuovo re del territorio di Giuda e poi d'Israele. La conquista di Gerusalemme, liberata dai Gebusei e poi conosciuta come "Città di Davide", e l'introduzione dell'Arca dell'Alleanza nella nuova capitale segnano l'inizio ufficiale del regno unito.

Peccato e pentimento

Dio ha promesso a Davide 'riposo da tutti i suoi nemici' (2 Samuele 7,11) e il re vede tale promessa realizzarsi in una serie di vittorie straordinarie contro i Filistei, i Moabiti, gli Aramei, gli Ammoniti e gli Amaleciti.

Nonostante la grande benevolenza di Dio, Davide utilizza il proprio potere anche a discapito dei propri sudditi. L'episodio più famoso in questo senso è quello che vede protagonisti Uria e Betsabea. Davide si invaghisce di quest'ultima, che è però moglie di Uria, ufficiale dell'esercito. A palazzo si consuma l'adulterio, dopo il quale Uria viene mandato al fronte con ordini segreti per il comandante dell'esercito, Joab, affinché venga messo in prima linea in una posizione esposta. Dopo la morte di Uria, Betsabea, diviene moglie di Davide. Dio manda il profeta Natan che descrive al re il futuro di violenza che lo accompagnerà fino alla morte a causa del suo peccato:

Perché dunque hai disprezzato la parola del Signore, facendo ciò che è male ai suoi occhi? Tu hai colpito di spada Uria l'Hittita, hai preso in moglie la moglie sua e lo hai ucciso con la spada degli Ammoniti. Ebbene, la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, poiché tu mi hai disprezzato e hai preso in moglie la moglie di Uria l'Hittita. (Samuele 12).

La fine del regno di Davide: l'avvento di Salomone

La violenza tra le mura del palazzo caratterizza gli ultimi anni della vita del nostro re. In particolare, uno dei suoi figli, Assalonne, cerca di prendere il posto del padre e conduce una vera e propria battaglia per il potere. Muore poi in guerra, lasciando Davide in un tremendo stato di dolore. Grazie all'opera di convincimento del Profeta Natan e di Betsabea, Davide ormai anziano nomina Salomone suo successore, ammonendolo di restare fedele a Dio, unica forza.

I luoghi legati alle vicende del figlio di Iesse

In Terra Santa, sono presenti diversi luoghi associati alla storia di Re Davide, ognuno con una notevole importanza religiosa e storica. Di seguito sono elencati alcuni dei siti più significativi:

• Valle di Elah: questa valle è famosa per essere il luogo in cui avvenne il celebre duello tra Davide e Golia. Si trova a sudovest di Gerusalemme e conserva ancora le colline e i torrenti che formarono lo scenario della battaglia.
• Ein Ghedi: situato lungo la riva occidentale del Mar Morto, questo luogo è noto per la sua bellezza naturale, con sorgenti d'acqua dolce, cascate e una vasta varietà di flora e fauna, che si trovano in un'area desertica. Nel Primo Libro di Samuele, capitolo 24, Davide, inseguito da Saul, è costretto a rifugiarsi in quest'oasi. Raggiunto da Saul e i suoi uomini, Davide ha la possibilità di uccidere Saul che lo cerca nella grotta dove è nascosto, ma decide di non alzare la spada contro di lui.
• Ir David: sito archeologico situato a Gerusalemme, vicino al Monte Sion. Ir David (la città di Davide) è un luogo di grande importanza storica e religiosa, in quanto si crede che sia il nucleo originale della città di Gerusalemme, fondata dai Gesubei e poi conquistata da Re Davide stesso. Gli scavi archeologici condotti a Ir David hanno rivelato resti di insediamenti che risalgono al periodo del Primo Tempio, tra cui strutture abitative, strade, cisterne e mura difensive. 
• Monte Sion: tradizionalmente è identificato come il luogo in cui Re Davide stabilì la sua residenza reale dopo aver conquistato Gerusalemme dai Gebusei. Qui costruì il suo palazzo e governò il regno di Israele. Anche se non ci sono prove concrete, la tradizione ebraica identifica il Monte Sion come il luogo di sepoltura di Re Davide.  

Il ruolo di Davide nelle religioni monoteiste

La figura di Re Davide ha un significato e un valore profondo per le tre principali religioni monoteiste - l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam. Ecco come la figura di Re Davide è considerata in ciascuna di queste tradizioni:

Ebraismo:

2 Samuele 7:12-13: "Quando i tuoi giorni saranno compiuti e ti giacerai con i tuoi padri, io susciterò dopo te un tuo discendente, che uscirà dalle tue viscere, e confermerò il suo regno. Egli costruirà una casa per il mio nome, e io confermerò per sempre il suo regno e gli renderò stabolo il trono".

• Re di Israele: Re Davide è celebrato come il grande re di Israele che ha unificato il popolo e ha stabilito Gerusalemme come capitale. È visto come un modello di leadership e giustizia.
• Compositore di Salmi: Davide è tradizionalmente considerato l'autore di circa la metà dei Salmi nel Libro dei Salmi. I Salmi sono utilizzati nel culto ebraico e sono espressioni di preghiera e lode a Dio.
• Promesse divine: Secondo la tradizione ebraica, Dio ha fatto delle promesse eterne a Davide, incluso il fatto che il Messia discenderebbe dalla sua linea. Questo legame con il Messia è una parte significativa della speranza ebraica messianica.

Cristianesimo:

Atti degli Apostoli 2:29-30: "Fratelli, sia lecito dirvi con franchezza riguardo al patriarca Davide che è morto e fu sepolto e la sua tomba è fra noi fino ad oggi. Poiché era profeta, e sapeva che Dio gli aveva giurato con un giuramento solenne che avrebbe posto il frutto delle sue viscere sul suo trono."

• Antenato di Gesù: Nel Nuovo Testamento, Gesù è considerato il discendente di Re Davide attraverso la genealogia. Questo collegamento è enfatizzato nei Vangeli, specialmente nei primi capitoli di Matteo e Luca.
• Salmi e Spiritualità: I cristiani utilizzano anche i Salmi di Davide come parte della loro pratica spirituale.
• Icona del Pentimento: La storia del peccato e del pentimento di Davide, in particolare il suo rapporto con Betsabea e l'omicidio di Urìa, è spesso usata come esempio di pentimento e riconciliazione con Dio nel cristianesimo.

Islam:

Surah Saad (Capitolo 38), Versetto 26: "O Davide, noi abbiamo reso te vicegerente sulla terra; giudica dunque gli uomini con giustizia."

• Profeta e Re: Re Davide è venerato come un grande re e profeta. È menzionato nel Corano e viene chiamato "Dawud" in arabo.
• Giustizia e Saggezza: Davide è considerato un esempio di giustizia e saggezza nel Corano. Viene descritto come un governante giusto e retto che amministrava il suo popolo con equità.

I salmi: inni sempre attuali

"A dodici anni adoravo Davide: per me era come una pop star, le parole dei salmi erano poesia e lui era un divo. C'è da dire che, prima di diventare profeta e re di Israele, Davide aveva dovuto subirne parecchie: era andato in esilio e poi finì in una caverna dove fece i conti con sé stesso e con Dio. Ed è proprio lì che la soap opera si fa interessante: Davide compone il suo primo blues".

Bono, U2

Perché i Salmi risultano così carichi di significato per qualsiasi lettore che vi si accosta?

Come racconta Bono, cantante degli U2, che dai Salmi ha tratto poi ispirazione per alcune sue canzoni, l'efficacia di questi versi sta nel sapere descrivere la condizione umana, piena di gioia e di tristezza, contraddizioni e speranze, ricerca di Dio e tradimento.