Non sono in molti a conoscere la storia di Sebastia in Samaria (nota anche come Sebastiya o Sebaste), ma la storia di questa città è davvero incredibilmente ricca e interessante. Dove si trova Sebastia e perché in pochi oggi la conoscono, nonostante sia stata una città importantissima sin dalle epoche più antiche?
Nel Libro dei Re, leggiamo che alla morte del re Salomone (933 a.C), le tribù del nord del regno si ribellarono al figlio Roboamo a causa del suo malgoverno, dando origine al Regno di Israele delle 10 tribù. Il malcontento si era già diffuso durante il regno di Salomone, ma la rivolta sfociò dopo la sua morte, a causa della risposta inaccettabile che Roboamo diede al popolo che si lamentava di essere tassato troppo. Disse il re: “Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte” (1Re 12,14).
La maggior parte delle tribù si ribellò. Le uniche che gli rimasero fedeli furono quella di Giuda, di Beniamino, e i Leviti, che essendo per diritto sacerdoti del tempio di Jahvè a Gerusalemme, decisero di rimanere per servire Dio, e non tanto il re. Si formarono così due regni, uno meridionale, con capitale Gerusalemme che prese il nome di Regno di Giuda, e un regno del nord, con capitale Sichem, che prese il nome di Regno di Israele o Regno delle 10 tribù.
Shomron, la “sentinella”
Dopo la divisione dei regni, nell’880 a.C., re Omri decise di spostare la capitale del regno da Sichem (attuale Nablus), su di un’altura che sovrastava la regione. Quindi diede alla città il nome di Shomron che in ebraico significa “sentinella” o “vedetta”. Shomron deriva da Scemer, il clan a cui apparteneva il proprietario della collina comprata da Omri per costruire la capitale. Da qui il nome Samaria che dalla città si diffuse sino ad indicare tutta la regione settentrionale.
Oltre che dal punto di vista difensivo, la capitale si trovava anche in una collocazione geografica strategica dal punto di vista commerciale, perché da qui passavano importanti rotte commerciali. La città si sviluppò in fretta quindi e divenne molto ricca, anche grazie alla capacità di re Omri che riuscì a portare un breve periodo di pace sia con il regno di Giuda, sia con gli Assiri che con i Fenici che minacciavano la sicurezza del Paese. Per rafforzare l’alleanza con i Fenici egli fece sposare suo figlio Acab con la figlia del re di Sidone, Gezabele.
Fu lei, secondo la Bibbia a portare nel regno il culto dei Baal gli dei pagani e i loro sacerdoti, ragione per cui il Signore ordinerà, al profeta Elia e poi al suo discepolo Eliseo, di tornare in queste terre a combattere i sacerdoti pagani e convertire il popolo. Seguirono poi tempi bui per la cittadella che fu conquistata prima dagli Assiri e poi da Alessandro Magno.
Sebaste
Nel 30 a.C. l’imperatore romano Ottaviano (chiamato Augusto a partire dal 27 a.C.) concesse la città ad Erode il Grande. Erode iniziò la ricostruzione della città di Samaria e la chiamò, in onore dell’imperatore, Sebaste (=Augusta in greco). Dette avvio alla costruzione di nuovi edifici, tra cui un grande tempio dedicato a Roma e Augusto all’interno di un vasto recinto, uno stadio, un teatro e altri edifici pubblici.
Ripopolò la città e insediò sei mila nuovi abitanti, veterani che avevano combattuto per lui. Offrì loro buone terre, dandogli uno statuto speciale e fortificò la città con mura più grandi. Fu sempre a Samaria che Erode, nel 37 a.C., sposò Mariamme, discendente della dinastia dei re Asmonei e dei grandi sacerdoti di Gerusalemme. Alla morte di Erode, Sebaste passò al figlio Archelao e rimase tra i suoi possedimenti fino a quando Augusto gli tolse il potere e lo mandò in esilio, nel 6 d.C.
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Da Sebaste deriva il nome attuale del villaggio che oggi sorge sulla stessa collina: Sebastia, in arabo Sabastiya.
Giovanni Battista e la storia recente di Sebastia in Samaria
Secondo una tradizione cristiana del IV secolo, fu proprio sotto il regno di Archelao che le spoglie di Giovanni Battista vennero portate a Sebastia. Qui fu seppellito vicino alla tomba di Eliseo discepolo di Elia. Questa la prima ragione per cui i suoi discepoli portarono in Samaria il corpo. La seconda è che il Battista era stato decapitato da Erode Antipa, fratello di Archelao, ma tetrarca di Giudea e che quindi non aveva giurisdizione su queste terre.
Nel periodo Bizantino, la città si spostò attorno alla tomba di Giovanni Battista, sulla quale venne edificata una basilica. Sopra questa, collassata già nell’800 d.C., fu edificata dai crociati una basilica imponente a tre navate, una delle più grandi basiliche cristiane di Terra Santa. Anche la città crebbe e fiorì ulteriormente in epoca crociata, fino al crollo per mano dei musulmani.
Il culto di Giovanni Battista però non si è interrotto e la cripta con la tomba esiste ancora oggi. Ora sul transetto della Basilica sorge una moschea, poiché anche i musulmani venerano Giovanni Battista e lo riconoscono come profeta. La città era a maggioranza cristiana fino a metà del XX secolo, prima dell’emorragia di cristiani dalla Terra Santa in generale.
Il villaggio di Sabastiya però oggi è poco conosciuto e si trova fuori dalle rotte dei pellegrinaggi e dei viaggi. Associazione pro Terra Sancta da vari anni svolge lavori di restauro e preservazione dei numerossimi resti antichi presenti nell’area. Affianco a queste opere di preservazione svolge anche una serie di progetti a sostegno della popolazione locale, nel tentativo di rendere nuovamente nota la storia di Sebastia, la “sentinella” di Samaria e di Giovanni il Battista che qui riposa.