La Terra Santa è meta di pellegrinaggi di numerosi fedeli che, provenienti da tutto il mondo, possono qui raggiungere i luoghi cardine dei racconti riportati nei Vangeli. Nel periodo pasquale, appena trascorso, la Basilica del Santo Sepolcro è stato il punto di ritrovo per tutti coloro che hanno desiderato rivivere i momenti della Passione di Gesù Cristo.
Monumento capace di suscitare, ancora dopo secoli, un suggestivo fascino agli occhi di fedeli e non, il Santo Sepolcro è stato sottoposto negli ultimi mesi ad attenti lavori di restauro della pavimentazione. Da tale circostanza è nata l’idea di predisporre la mostra “Testimone della resurrezione”, finalizzata a raccontare la storia del celebre luogo santo grazie alle testimonianze, e in particolare le illustrazioni, dei diari di viaggio e pellegrinaggio in Terra Santa collocabili tra il XV e XIX secolo, conservati nella Biblioteca Generale della Custodia di Terra Santa.
Il successo dell'esposizione a Gerusalemme
L’iniziativa è inserita nell’ambito del progetto “Libri Ponti di Pace”, ideato dal professor Edoardo Barbieri e portato avanti grazie alla collaborazione di alcuni studenti e ricercatori dell’Università Cattolica di Milano, con il patrocinio della Custodia di Terra Santa e dell'Associazione Pro Terra Sancta.
La mostra si è tenuta nei locali della Curia della Custodia a Gerusalemme dal 7 all’11 novembre e, in considerazione del suo notevole successo (si sono registrati in 5 giorni circa 800 visitatori), è stata predisposta anche un’esposizione a pannelli della stessa da proporre in Italia.
L’iniziativa, supportata dall’Ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro, ha avuto un ottimo riscontro. La mostra, intitolata “Il Santo Sepolcro: un monumento nella storia”, finalizzato a condurre i visitatori alla scoperta di questo luogo unico grazie alla digitalizzazione di numerose illustrazioni dei diari di viaggi selezionati per l’esposizione di novembre, ha visto come prima tappa l’Università Cattolica di Milano. Il 24 gennaio, in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico della Scuola di Specializzazione in Beni archeologici, sullo scalone d’onore sono stati predisposti i 15 pannelli di viaggio alla scoperta della storia del Santo Sepolcro.
La mostra a Tortona e Milano
Il 23 marzo è stato invece il turno di Tortona, che, all’interno dei locali del Museo Diocesano, grazie al sostegno del Centro di Studi “Ugo Rozzo”, del Sistema Bibliotecario tortonese e dell’associazione storica “Pro Iulia Derthona”, ha ospitato il percorso espositivo. La mostra, aperta alla presenza di autorità locali, tra cui il Vescovo della Diocesi di Tortona, Mons. Guido Marini, è stata inoltre arricchita con alcuni tesori archivistici e librari dei principali enti culturali locali, oltre che con alcune stampe antiche provenienti da collezioni private.
Terza tappa dell’esposizione è stata infine la chiesa di S. Francesca Romana a Milano, nella zona di Porta Venezia. Nella cappella laterale si è infatti tenuta il 4 aprile l’inaugurazione, con una conferenza d’apertura tenuta, in questa circostanza come in occasione delle altre cerimonie di apertura, dal prof. Edoardo Barbieri.