A Rodi, il 4 ottobre, la ricorrenza del padre serafico dei francescani viene celebrata con un evento straordinario. La magia della musica classica abbraccia la Terra Santa nell’Undicesima Stagione dell'Organ & Music Festival Rhodes.
Un evento degno di nota ospitato nella chiesa di San Francesco di Rodi. La sua realizzazione e cura nei minimi particolari è stata possibile grazie al fondamentale sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene. La musica ha trasportato il pubblico in un viaggio attraverso le note e le emozioni, dimostrando che la bellezza di quest’arte è davvero senza confini.
Melodie celebri e tesori musicali nascosti
La Chiesa di San Francesco a Rodi ha aperto le sue porte per quattro serate indimenticabili, dalle melodie più celebri ai capolavori meno conosciuti. Il 4 ottobre, un giorno speciale in cui la Chiesa Latina di Rodi festeggia S. Francesco di Assisi, il festival ha preso il via con una solennità palpabile. In collaborazione con il Terra Sancta Organ Festival e grazie all'Istituto Italiano di Cultura di Atene e dell’Associazione Pro Terra Sancta, un'orchestra d'archi, due talentuosi cantanti e un virtuoso organista sono giunti dall'Italia per regalare un'esperienza musicale straordinaria.
Il cuore della serata è stato il magistrale "Stabat Mater" di Giovanni Battista Pergolesi, una composizione che ha trasportato il pubblico in un viaggio emotivo. Quest'opera, parte integrante della programmazione della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, rappresenta un simbolo di fratellanza e dialogo tra le culture, oltre che un omaggio allo stesso compositore. L'orchestra d'archi, Time Machine Ensemble, sotto la direzione del maestro Marco Attura, ha eseguito questa magnifica opera con maestria straordinaria. Le voci del soprano Nikoletta Hertsak e del contralto Federica Moi hanno ammaliato il pubblico con la loro interpretazione.
Il fiore all’occhiello della serata è stato il concerto in Re maggiore per organo e orchestra di Gasbaro Sborgi, eseguito per la prima volta in tempi moderni a Rodi. Il maestro organista italiano Eugenio Maria Fagiani, con la sua carriera internazionale e il ruolo di organista nell'orchestra sinfonica "La Verdi" di Milano, ha dato vita a questa antica composizione con una maestria senza pari. Questo concerto, risalente al XVIII secolo fa parte della "Collezione Ricasoli" presente presso la Louisville University negli Stati Uniti.
Nella serata del 5 ottobre si è svolto un secondo concerto per organo, sempre diretto dal maestro Eugenio Maria Fagiani. Attraverso questa esibizione si è offerta al pubblico un’esperienza musicale completa e coinvolgente, guidato in un repertorio che spazia da Bach a Schubert, Rinck e Reger, offrendo un'esperienza musicale completa e coinvolgente.
Il 6 ottobre, come da programma, si avrà il privilegio di assistere al recital di Dafni Melanitou. Organista della cattedrale cattolica di Atene, si esibirà con brani di Mendelssohn, Bӧellman, J. S. Bach e Reger.
La serata conclusiva del festival è affidata invece al talentuoso organista polacco Vincent De Pol. Il pubblico potrà viaggiare attraverso la storia della musica, grazie ad un affascinante percorso musicale.
La musica unisce cuori e culture in Terra Santa
Da undici anni, l'Organ & Music Festival Rhodes rappresenta una piattaforma di eccellenza per i migliori organisti greci. Questi vengono selezionati con cura dal direttore artistico Chris Paraskevopoulos, professore e direttore del dipartimento di organo al Conservatorio di Atene "Nikolaos Mantzaros".
L'Undicesima Stagione dell'Organ & Music Festival Rhodes celebra la bellezza della musica classica e il potere unificante della melodia. La musica è un linguaggio universale, capace di unire le persone di ogni età e cultura. Nella Terra Santa, luogo di antiche tradizioni e incontro di mondi diversi, la musica ha creato un ponte tra le persone, trasmettendo emozioni profonde e condividendo una storia di diversità e unità attraverso il suo incantevole linguaggio.