"Credo che sia tempo anche di invitare i Pellegrini a tornare a viaggiare in Terra Santa. Capisco molto bene che c'è tanta paura. Capisco che le immagini che arrivano dai media sono immagini che spaventano, però penso che sia possibile oggi."
"È sicuro fare il pellegrinaggio in Terra Santa, magari non completo come nel passato, però sarebbe una forma molto bella, molto concreta, di sostegno alla piccola comunità di Betlemme".
Con queste parole, pronunciate durante un’intervista rilasciata al Christian Media Center, il cardinale Pizzaballa invita i pellegrini – e i viaggiatori tutti – a ricominciare a viaggiare in Terra Santa. In questo momento storico, che vede un Medio Oriente afflitto da terribili emergenze umanitarie e continuamente distrutto da guerre e attacchi armati, un simile incoraggiamento può sembrare un azzardo, quasi una follia; eppure le condizioni ci sono, sembrano reggere, e il sostegno che viaggiare in Terra Santa offrirebbe oggi alle comunità locali è profondo quanto l’arricchimento personale che ogni viaggiatore potrebbe trarne.
In Medio Oriente con il Middle East Community Program
Ormai da anni Pro Terra Sancta, in collaborazione con il Mosaic Center di Gerico e di Betlemme, promuove il "Middle East Community Program", noto più semplicemente come "MECP": si tratta di un viaggio di due settimane che si organizza ogni estate a beneficio di un gruppo di giovani volontari, di solito studenti dell’università. Il progetto è pensato per offrire ai partecipanti un’esperienza il più possibile autentica e locale: i giovani sono condotti alla scoperta dei luoghi più significativi della zona e della rete di realtà locali che operano al servizio della comunità, partecipando nel frattempo a incontri e seminari che li rendano più consapevoli della storia del Medio Oriente e, quindi, del suo complicato presente.
Le scorse edizioni
I ragazzi che hanno partecipato alle scorse edizioni sono tornati pieni di entusiasmo, colpiti dalla sorprendente complessità dei luoghi che hanno conosciuto e vissuto per due settimane, della storia che si respira in ogni angolo di una terra fatta di un grande passato e di un presente pieno di contraddizioni. Pietro, un giovane partecipante dell’edizione 2022 che abbiamo intervistato di ritorno dall’esperienza, si porta a casa proprio questa consapevolezza: racconta che il suo sia stato “un viaggio davvero stimolante che ci ha mostrato le contraddizioni odierne e i fasti passati di questa regione carica di storia e conflitto”, che gli ha permesso di conoscere le varie voci che popolano il Medio Oriente e di ascoltarne le diverse sonorità.
Proprio la possibilità di conoscere persone è il punto di forza dell’esperienza offerta dal MECP: altri ragazzi hanno raccontato che è stato formativo “entrare in contatto con realtà positive che operano in questo complicato mosaico di religioni ed etnie”, e che “ci sono stati tanti personaggi che vanno sicuramente incontrati. Ti lasciano qualcosa impresso nel cuore”. È un viaggio da cui si torna a casa “molto più confusi di prima”, ma profondamente più consapevoli: ed è la consapevolezza della problematicità del reale che arricchisce gli strumenti con cui si guarda il mondo.
L’edizione MECP 2024
Per questo, nonostante la situazione internazionale, l’Associazione ha deciso di far partire anche l’edizione 2024: le iscrizioni sono aperte fino al 15 giugno, e il 26 luglio i viaggiatori partiranno alla volta della Terra Santa. La durata del soggiorno è stata ridotta a dieci giorni, concentrando l’itinerario sui luoghi più sicuri da visitare al momento, ma il programma rimane ricco di posti da vedere, di storie da scoprire, di persone da conoscere e di aiuti da offrire.
I giovani partecipanti visiteranno Gerusalemme, Betlemme, Gerico, Betania e Galilea: cammineranno sulle strade più antiche del mondo alla scoperta di palazzi, monasteri, splendidi siti archeologici, e toccheranno con mano i luoghi più significativi della storia e della cultura cristiana. Assisteranno a seminari intorno all’incontro di culture e alla storia della Palestina e del conflitto con Israele, e conosceranno le realtà assistenziali che Pro Terra Sancta supporta in loco, potendo vedere con i propri occhi la realtà delle opere di aiuto e promozione culturale e le persone che le rendono possibili.
Il programma completo del viaggio è disponibile sul nostro sito; per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi all’indirizzo visit@proterrasancta.org.
L’attenzione alla situazione corrente
Sarà ovviamente necessario valutare giorno per giorno le condizioni dei paesi a ridosso della data prevista per la partenza, è c’è la possibilità che il viaggio debba essere rimandato o annullato in base allo sviluppo delle situazioni locali e internazionali; si è scelto però di non farsi fermare dalla possibilità che questo accada, perché l’esperienza ne vale la pena, e perché al momento ci sono le condizioni per partire. Il coordinatore della guest house Dar Al-Majus di Betlemme racconta così la situazione della sua città: “Alla luce degli ultimi eventi comprendo che sorgano preoccupazioni riguardo alla sicurezza nella nostra regione. Tuttavia desidero rassicurarvi: al momento Betlemme rimane una destinazione sicura e accogliente per i suoi visitatori. La nostra comunità è resiliente e continua a offrire la calorosa ospitalità per la quale è nota Betlemme.”
Alla rassicurazione per la sicurezza del luogo il coordinatore aggiunge una nota di speranza: “I nostri proventi vanno ad assistere le famiglie bisognose della zona; soggiornare da noi contribuisce quindi direttamente al benessere e alla rinascita della nostra comunità.”
Viaggiare in Terra Santa oggi può davvero aiutare le popolazioni locali a tornare a vivere e a lavorare, ed è per questo che Pro Terra Sancta ha deciso di far partire anche l’edizione MECP 2024: tenendosi costantemente informati e rimanendo sempre critici e prudenti, nella speranza che la situazione resti stabile e che sia possibile portare nuovi giovani alla scoperta di un’esperienza che li arricchirà profondamente.