Una nuova area covid-19 è stata realizzata da Pro Terra Sancta per sopperire alla mancanza di strutture per accogliere i malati a Betlemme
Trovare posti letto per i malati Covid-19 di Betlemme. Fin dai primi mesi dall’inizio della pandemia la preoccupazione principale nel governatorato di Betlemme era la mancanza di strutture adeguate per i malati. Pro Terra Sancta si è mossa subito in questa direzione. Nei primi giorni di marzo è partito un progetto per creare nuovi posti letto nei locali della Società Antoniana chiamato “Emergenza Donne Anziane di Betlemme Covid 19” finanziato dall’associazione FAI - Foundation Assistance Internationale.
La R.S.A. Società Caritatevole Antoniana è un’associazione locale palestinese nata come organizzazione non-profit che dal 1913 aiuta i più fragili e vulnerabili di Betlemme. Nel 1942 è stata aperta la prima casa per anziani e, da allora, è una casa accogliente per 38 anziane donne afflitte da gravi problemi psicofisici, provenienti da contesti di disagio e abbandono. Oltre alla residenza per anziane, negli ultimi anni sono stati attivati un centro diurno e la mensa per oltre 60 poveri. Un tempo queste attività si realizzavano grazie alla partecipazione di molti gruppi e volontari, ma durante la pandemia per il Covid 19 la Società Caritatevole Antoniana si è trovata quasi senza volontari e in seria difficoltà nel pagamento dei salari dei propri dipendenti.
Pro Terra Santa è così intervenuta tempestivamente permettendo ai dipendenti e alle suore di lavorare in sicurezza e allo stesso tempo prepararsi alla gestione del virus in termini di spazi e dispositivi medici adeguati. L’intervento si è svolto su più livelli, dai lavori di ristrutturazione con lo scopo di creare un’area Covid-19 separata del resto della struttura, al sostegno economico per rispondere a esigenze di risorse umane, pulizia e igienizzazione e dispositivi medici.
Azzurra Ferrauti, una volontaria del Servizio Civile Universale rimasta a Betlemme durante tutto il periodo della pandemia, si è occupata della verifica dei lavori di ristrutturazione alla Società Antoniana. Come giovane architetto volontario ha dato il suo contributo prezioso anche su altri progetti portati avanti nonostante la crisi sanitaria quali i lavori a Dar Al Siide, la guest-house che speriamo possa presto accogliere nuovi pellegrini in arrivo e lo studio dei progetti di Dar Al Majus Community Home.
“Ho potuto sperimentare il mio mestiere sotto tanti aspetti”, ci dice Azzurra. “Molto spesso mentre lavori non pensi di essere parte di una catena che aiuterà molte persone, ma pensi unicamente a fare bene il lavoro. A fine percorso, guardando a tutto quello che abbiamo realizzato, non posso che dirmi molto fiera e felice di aver dato una mano a chi aveva bisogno”.
Azzurra sta per finire il suo anno di volontariato concludendo i lavori all’area Covid appena in tempo per affrontare la seconda ondata che ha nuovamente colpito i Territori Palestinesi, proprio ora che ci avviciniamo al Natale. Progetti come “Emergenza Donne Anziane di Betlemme Covid 19” non solo fanno il bene della comunità locale e in particolare delle sue fasce più deboli, ma aiutano tanti giovani come Azzurra a mettere a frutto le loro competenze al servizio degli altri. Nella difficoltà anziani e giovani si incontrano dando vita a uno scambio solidale.
Quando l’emergenza sarà finita e finalmente potremo tornare alla normalità, l’area Covid si trasformerà nuovamente in un centro per volontari e pellegrini. Con la speranza che torni presto a riprendere tutte le attività della Società Antoniana che si facevano un tempo.
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