Il Ministro Generale dei Francescani, Fr. Michael Perry, insieme al superiore dei francescani basati in Siria, il Custode di Terra Santa, Fr. Francesco Patton, si rivolge alla comunità internazionale perché siano prese delle misure in aiuto della popolazione di Aleppo. Conformemente ai numerosi appelli di Papa Francesco con l'obiettivo di far cessare «la logica delle armi» e le «continue violazioni dei diritti umani» in Siria, il superiore dei Francescani del mondo intero e quello dei frati presenti in Medio Oriente chiedono che lo spirito del loro padre fondatore Francesco D'Assisi, «profeta di pace», possa ispirare i politici e «tutti gli uomini e le donne di buona volontà».
I Francescani chiedono "a tutte le forze in campo e a tutti coloro che hanno responsabilità politiche di mettere al primo posto il bene della popolazione inerme della Siria e in particolare della città di Aleppo, di far immediatamente tacere le armi e di porre fine all'odio e a qualsiasi tipo di violenza", e di cercare un cammino verso la pace, la riconciliazione e il perdono. Lanciano un appello alla comunità internazionale perché faccia della città di Aleppo una zona di sicurezza che permetta "alla popolazione tutta, provata dalle immani conseguenze del conflitto, senza discriminazione alcuna, di poter ricevere i necessari aiuti umanitari, ritrovare sicurezza e protezione e riscoprire la fiducia e la speranza in un futuro immediato abitato e animato solamente dalla pace." Chiedono inoltre che altre zone di sicurezza siano create nel paese e che siano controllate dall'ONU su mandato del Consiglio di Sicurezza. L'appello è rivolto anche al resto del mondo, perché gli stati siano maggiormente disposti ad accogliere i rifugiati.
I Francescani sono presenti in Medio Oriente da circa 800 anni (1219). La Custodia di Terra Santa è l'entità amministrativa che li raggruppa. In Siria, dove sono presenti da 4 secoli , contano oggi nove case religiose, tenute da quattordici religiosi e affiancate da numerose congregazioni religiose femminili. Ad Aleppo, i francescani contano due conventi e quattro religiosi. Oltre ai bisogni spirituali, assicurano con qualsiasi mezzo disponibile un aiuto di primo soccorso alle popolazioni fornendo approvvigionamenti d'acqua e cibo. In periodo di tregua, sostengono le famiglie dopo i bombardamenti e cercano per quanto possibile di offrire la possibilità di frequentare corsi e di ricevere un'istruzione grazie alla biblioteca messa a disposizione.
"Rinnoviamo il nostro impegno e invitiamo tutti voi, uomini e donne di buona volontà, ad essere artigiani di pace affinché possa essere saziata la sete di pace che abita il cuore di ogni persona, specialmente dei nostri fratelli e sorelle in Siria."
L’Associazione pro Terra Sancta – da sempre accanto ai frati presenti in Siria – rilancia con forza l’appello dei due religiosi francescani perché cessino le violenze in Siria e finisca l’embargo internazionale che sta mettendo in ginocchio l’intero Paese.
Continuiamo a sostenere i frati nella speranza.