È stata inaugurata questa mattina a Milano, presso il Consiglio della Regione Lombardia al grattacielo Pirelli, la mostra Mosaici di Terra Santa, che riproduce in scala reale alcuni dei mosaici più belli della Terra Santa. Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato Davide Boni, presidente del Consiglio regionale lombardo, Carlo Spreafico, consigliere e segretario del medesimo Consiglio, Giuseppe Caffulli, direttore della rivista Terrasanta, da Gerusalemme, i curatori della mostra, Osama Hamdan e Carla Benelli.
La mostra è stata realizzata grazie al contributo dell’Unione Europea e da Ats-pro Terra Sancta, l’ong della Custodia di Terra Santa. Espone copie a dimensioni reali di alcuni dei capolavori in mosaico della Terra Santa, realizzate dai mosaicisti palestinesi del Centro del mosaico di Gerico e da mosaicisti italiani, utilizzando gli stessi colori e materiali (tessere di pietra, vetro, oro e madreperla) degli originali. Nel presentarla alla stampa, Davide Boni si è detto felice di poter aprire con questo evento un nuovo spazio espositivo della Regione al Pirellone, dove nei mesi scorsi - dopo il trasferimento della presidenza e di molti uffici al nuovo Palazzo Lombardia - si sono insediati i membri del Consiglio regionale e l’apparato burocratico che li supporta.
L’arte del mosaico è tipica del bacino mediterraneo. In Palestina ha avuto una durata eccezionale rispetto ad altre regioni: iniziata in epoca ellenistica, ha attraversato le età romana, bizantina, islamica, crociata e mamelucca, per almeno 14 secoli. Gli attuali Territori Palestinesi conservano mosaici che possiamo annoverare tra i più begli esempi esistenti di arte musiva antica. Gli obiettivi della mostra sono quelli di rendere consapevole le comunità locali e internazionali dell’importanza di questo patrimonio palestinese e facilitarne la conservazione. La varietà delle localizzazioni dei pezzi originali (chiese, palazzi, moschee, scuole religiose ecc.) e dei periodi storici offrono l’opportunità di riflettere sulla lunga e variegata storia di quella terra e del suo straordinario patrimonio culturale.
«Cerchiamo di creare ponti di pace attraverso la cultura per ricordare che la memoria e l’eredità culturale appartengono a tutti senza distinzione di appartenenza religiosa». Con queste parole Osama Hamdan, architetto collaboratore di Ats-pro Terra Sancta ha introdotto il progetto, presentando un esempio pratico di come anche iniziative culturali possano contribuire alla costruzione di relazioni per affrontare la via della pace. «Viviamo in un periodo molto difficile, nel quale il fossato tra Occidente e Oriente, il cristianesimo e l’islam, si va sempre più allargando - ha spiegato l’architetto palestinese che da diversi anni collabora con i francescani di Terra Santa - e questa mostra vuole in qualche modo rappresentare un ponte che permetta di superare le differenze».
L’iniziativa ha visto giovani palestinesi e italiani lavorare fianco a fianco nella riscoperta di un’arte del passato e nella creazione di vere e proprie opere d’arte, rappresentazioni di mosaici originali della Terra Santa. L’incipit del progetto risale, in realtà, al 1997, anno in cui fra Michele Piccirillo, noto archeologo francescano, iniziò a formare giovani palestinesi.
Tante le difficoltà superate nel corso degli anni, ma tante anche le soddisfazioni e i risultati: nel corso degli ultimi mesi la mostra, che include riproduzioni di mosaici di Gerusalemme, Nablus, Betlemme e Gaza, è stata esposta presso l’Università Al-Quds di Gerusalemme, a Hebron (Cisgiordania) e a Mazara del Vallo (Trapani).
L’esposizione a Milano è possibile grazie al patrocinio del Consiglio regionale lombardo ed è promossa da Custodia di Terra Santa, Ats pro Terra Sancta, Edizioni Terra Santa e Fondazione La Residenza. Sarà liberamente visitabile dal 6 al 16 dicembre in via Fabio Filzi, 22 presso la sala Pirelli, ogni giorno dalle 10.30 alle 19.00. Per le scuole c’è la possibilità di partecipare a laboratori creativi sulla tecnica del mosaico insieme ai mosaicisti che hanno collaborato alla realizzazione delle opere esposte (la mattina, su prenotazione scrivendo ad Alberto Fossati: fossati@terrasanta.net).
(La mostra è alla ricerca di nuove sedi espositive. È possibile prenotarla contattando direttamente l'associazione Ats pro Terra Sancta: Valentina Gamba (v.gamba@main.ats.brera13studio.com) - Carla Benelli (c.benelli@main.ats.brera13studio.com)
La foto è tratta dalla galleria fotografica de La Repubblica.
Fonte: www.terrasanta.net
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