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Il Mosaic Centre: una nuova grande opportunità per Betlemme

13 Giugno 2018
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Il Mosaic Centre: una nuova grande opportunità per Betlemme
Il Mosaic Centre: una nuova grande opportunità per Betlemme

A Betlemme è stato inaugurato un nuovo centro di mosaici per preservare la bellezza della città vecchia e per promuovere nuove opportunità di lavoro per i giovani locali. Il centro nasce all’interno del progetto “Nuovi Mosaicisti per Betlemme” ed è promosso da ATS pro Terra Sancta grazie al sostegno dell’ Associazione Amici P. Kaswalder, Associazione Artigiani Trentina, Associazione Missioni Francescane Trento, Aca de Vita con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento.

“Il mosaico fa parte della nostra cultura!” spiega Osama Hamdan, direttore del Mosaic Centre di Gerico che da anni promuove il patrimonio culturale palestinese attraverso opere di conservazione, restauro e produzione artistica. Sulla base di questa esperienza nasce questo progetto che vuole migliorare le condizioni economiche e sociali della popolazione di Betlemme (dove la disoccupazione raggiunge il 26%  e le cifre aumentano per le donne). “Betlemme merita molto di più, - continua il direttore del Mosaic Centre - soprattutto merita di valorizzare la tradizione del suo artigianato da un punto di vista qualitativo. I francescani della Custodia di Terra Santa cinquecento anni fa insegnarono ai cristiani locali l’arte della lavorazione della madreperla e del legno d’ulivo, ma l’arte del mosaico ha radici ancora più forti con Betlemme e il suo territorio (Campo dei Pastori e Herodion)”.

Durante il discorso di inaugurazione dello scorso 27 maggio il Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton ha affermato: “Bisogna dare linfa partendo dalle radici! Se si pensa ai celebri e splendidi mosaici bizantini della Basilica della Natività, recentemente restaurati, il nuovo centro di mosaico si connette fortemente con la storia e l’antica tradizione di questa città”.

La struttura valorizzerà Star Street, l’antica e principale strada verso la Basilica della Natività. E sotto la direzione dell’architetto Osama Hamdan, dopo otto mesi è stato restaurato un antico forno di proprietà della Custodia di Terra Santa, ormai abbandonato come parte del centro storico stesso.  “La nostra idea è di conservare la storia e la vita di un posto! Così – continua Hamdan – abbiamo conservato tutti gli elementi architettonici antichi, compresi il forno e l’intonaco annerito”.

Per mantenere vivi questi nuovi locali, dodici giovani ragazzi e ragazze di Betlemme provenienti da contesti familiari con precarie condizioni economiche o disoccupati, potranno imparare l’antica arte del mosaico attraverso due corsi di formazione della durata di tre mesi l’uno. “Alcuni ragazzi che abbiamo scelto - spiega Melania Roma (ATS pro Terra Sancta) coordinatrice del progetto -  avevano già frequentato corsi di mosaico nel 2016 grazie a un progetto finanziato dalla CEI. Sono anche giovani laureati perché questo centro possa facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro nel campo del restauro”.

Il centro sarà anche un laboratorio culturale per centinaia di giovani studenti e i loro insegnanti, che potranno partecipare a visite e workshop, ma anche un luogo di formazione per promoter turistici. Nel suo cortile, pellegrini, visitatori e gli abitanti stessi potranno anche leggere libri sulla storia di Betlemme, assistere al lavoro e capire la vita del mosaico. In futuro sono previste, infatti, anche collaborazioni con esperti restauratori italiani della Provincia di Trento che potranno aiutare i giovani in una formazione di alta qualità e in nuove strategie di vendita dei loro prodotti anche all’estero.

“L’ opera – afferma Vincenzo Bellomo, responsabile dei progetti ATS pro Terra Sancta di Betlemme – è anche un omaggio alla figura di padre Michele Piccirillo, il grande archeologo che ha speso tutta la sua vita nel scoprire e valorizzare questo grande tesoro che il mosaico”. Secondo il console italiano Fabio Sokolowicz “il centro è un’opportunità per preservare il grande patrimonio culturale palestinese, creare sviluppo e lavoro ma soprattutto un modo per lavorare per il dialogo e pace.  I mosaici sono e saranno per Betlemme il simbolo del vivere insieme in armonia!”.

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