Che cos'è il Libro Benefattori di Pro Terra Sancta?
Ogni anno nel mese di marzo, si tiene un piccolo evento che, anche se molto semplice per noi ha un grandissimo valore: la consegna del Libro Benefattori Pro Terra Sancta al Custode di Terra Santa. Dopo essere stato consegnato al Custode, il libro viene depositato negli archivi della Custodia di Terra Santa presso il Convento di San Salvatore in città vecchia a Gerusalemme, dove sono conservati i nomi di coloro che nei secoli hanno legato il loro nome a questa terra sostenendo i luoghi, le persone e la fede di tutto il cristianesimo.
Il libro Benefattori, infatti, non è solo uno strumento rendicontativo o un semplice riconoscimento a chi nell’anno ha sostenuto e sostiene i luoghi e le persone di Terra Santa, ma è un segno importante che affonda le proprie radici in una storia e una tradizione antichissime.
Le origini
Sin dai tempi di San Paolo abbiamo notizia di quanto fosse di vitale importanza il sostegno delle prime comunità alla Chiesa madre di Gerusalemme, ovvero a quella comunità che custodiva la memoria fisica dei luoghi dove Gesù aveva vissuto e predicato. Se si pensa che Gerusalemme, per esempio, è una città che è stata distrutta e ricostruita ripetute volte, si intuisce anche l’importanza di avere una presenza costante di persone che potessero anche solo individuare la collocazione geografica degli eventi narrati nei Vangeli, luoghi di cui altrimenti si sarebbero smarrite le tracce.
Proprio questa presenza, sostenuta dalle prime comunità nel mondo, permise poi ai cristiani di epoca Bizantina di erigere i primi santuari come il Santo Sepolcro di Gerusalemme ad esempio o la Basilica della Natività, costruite da Costantino. Santuari e Basiliche e che furono danneggiati o distrutti con le invasioni arabe, ma la memoria rimase intatta.
Rimase fino all’arrivo dei primi francescani che dal 1217 presero in carico, prima in maniera informale e poi sempre più strutturata la custodia dei Luoghi Santi e soprattutto contribuirono a rinsaldare i rapporti tra Oriente e Occidente.
L’istituzione della Custodia di Terra Santa e il sostegno dei reali europei
Le crociate non erano riuscite nel tentativo di ripristinare una presenza forte cristiana nei luoghi di Gesù, tale presenza e il legame con l’Occidente fu invece frutto di un incontro principalmente, quello tra San Francesco e il Sultano (1219), e della presenza francescana che nacque in quei luoghi. Tale presenza prese forma ufficiale nel 1342 con l’istituzione della Custodia di Terra Santa, nata per garantire la custodia dei luoghi di Gesù, la vita liturgica e i pellegrinaggi e per rinsaldare il rapporto con le Chiese Orientali.
Eppure, prima ancora di questo riconoscimento ufficiale fu grazie alla generosa donazione di 32.000 reali d’oro da parte dei Reali di Sicilia Roberto d’Angiò e Sancha d’Aragona, che i francescani poterono acquisire la proprietà di alcuni luoghi, tra cui in primis il Cenacolo e ricevere l’affidamento del Santo Sepolcro di Gerusalemme e la Basilica della Natività a Betlemme. I reali si impegnarono inoltre al perpetuo mantenimento di 12 frati francescani, elargendo una donazione annua di circa 1000 ducati d’oro e assicurandosi che l’impegno fosse mantenuto dai loro successori.
Per questa ragione negli Statuti di Terra Santa del 1377, la prima legislazione della Custodia, all’articolo 14 si trova questa indicazione: “Il giorno di lunedì si faccia sempre il sacrificio della Messa per i benefattori, specialmente per le anime di Roberto e Sancia, Reali di Sicilia alla munificenza dei quali si devono questi luoghi”.
Da allora vari principi e regine hanno contribuito all’opera di custodia dei luoghi e delle comunità in Terra Santa, come loro moltissimi pellegrini e amici. I nomi di moltissimi di coloro che hanno contribuito a mantenere viva la missione della Custodia di Terra Santa sono custoditi negli archivi della Custodia presso il Convento di San Salvatore nella città Vecchia di Gerusalemme. Tutti loro sono ricordati quotidianamente nelle intenzioni dei francescani che custodiscono i luoghi santi.
Libro dei benefattori di Terra Santa, una storia che continua
A questa tradizione e a questa storia si lega il libro dei Benefattori Pro Terra Sancta dove sono registrati i nomi dei benefattori, dei collaboratori e dei volontari che hanno sostenuto e sostengono i progetti dell’associazione legando per sempre il loro nome a questa missione di pace.