«E dimmi Jameela, come sostenti la tua disgraziata esistenza?»
«Con sushi e mosaici!»
Nel terzo video della rubrica TAMAM girato a Gerico con Giovanni Scifoni avete conosciuto Jameela, la simpatica signora che, nonostante l’età, ha un’agenda ricca di attività che svolge con le sue amiche.
Ma in una terra tanto santa quanto complicata e piena di contraddizioni, la quotidianità per gli anziani palestinesi non è per nulla facile.
Il contesto
Gerico è una città della Cisgiordania, ricordata nel Vangelo per essere il luogo in cui Gesù ridiede la vista al cieco nato. La vita nei Territori Palestinesi occupati è una sfida continua. La difficile situazione politica, economica e sociale colpisce fortemente i più deboli ed in particolare bambini e anziani. Tra questi ultimi si registrano sempre più casi di abbandono e solitudine, perché molte famiglie non hanno i mezzi economici per prendersi cura di loro.
Nei territori palestinesi non esiste alcun tipo di assistenza medico sanitaria pubblica. Si riscontra la totale mancanza di un programma statale adeguato: non ci sono assicurazioni sanitarie, sussidi di disoccupazione, fondi pensionistici, e nemmeno assegni familiari o indennità di maternità. Manca un piano di aiuti e servizi a favore delle persone più svantaggiate e per chi non è autosufficiente.
L’Autorità Nazionale Palestinese non è in grado di tutelare i più anziani che non possono accedere a programmi di assistenza sociale, semplicemente perché non esistono. Di conseguenza, i tanti anziani, come Jameela, vivono spesso abbandonati e senza poter beneficiare di cure e attenzioni mediche e psicologiche.
In Palestina la situazione sociale è in costante emergenza
L’assistenza medica alle persone anziane è uno dei bisogni più urgenti in Palestina, ma è anche uno dei più difficili a cui rispondere a causa della particolarità del contesto sociale. Circa cinque milioni di palestinesi vivono nella loro terra, mentre dodici milioni e mezzo risiedono all’estero.
L’emigrazione massiccia verso i paesi stranieri ha causato un forte aumento del numero di persone over 65 che si ritrovano sole. Alcuni di loro non possono permettersi i costi e non hanno la forza fisica e psicologica per emigrare. Altri, invece, non vogliono lasciare la propria casa dove hanno vissuto per tutta la vita.
Vivere una vecchiaia serena è un sogno per molti palestinesi, spesso costretti a lavorare fino allo stremo delle forze per poter sopravvivere. E chi non può lavorare a causa di malattie croniche, disabilità e problemi fisici non può contare sull’aiuto del governo o della famiglia. È una forma di violenza sociale che viene affrontata dagli enti di beneficenza, organizzazioni private e ONG come Pro Terra Sancta.
L’aiuto di Pro Terra Sancta
Dalla sua costituzione nel maggio del 2002, Associazione pro Terra Sancta è il braccio laico della Custodia di Terra Santa e interviene a sostegno delle opere educative e sociali e delle attività culturali e archeologiche.
Negli anni Pro Terra Sancta ha fornito e continua a fornire assistenza sociale, medica e finanziaria a migliaia di persone sviluppando una forte relazione a livello personale con i beneficiari, le famiglie e le istituzioni.
L’Associazione mette sempre al centro la dignità della persona, dall’infanzia alla vecchiaia.
Per quanto riguarda gli anziani che da soli non riescono a far fronte all’emergenza,l’obiettivo principale è fornire loro trattamenti regolari, medicinali, cure, ricoveri ospedalieri d’emergenza, sussidi per gli alimenti e un adeguato piano di riabilitazione, prevenzione, informazione e inclusione nella società.
Molti anziani di Palestina spendono la maggior parte del loro tempo a casa da soli, di solito in edifici malmessi. Spesso soffrono di malattie croniche o di altro tipo senza però potersi permettere cure e medicinali. Le realtà caritatevoli sostenute da Pro Terra Sancta nella cura degli anziani sono gestite da congregazioni di suore e religiosi affiancati da assistenti sociali qualificati, volontari locali o stranieri che con pazienza, dedizione e non poche difficoltà, dedicano tutte le energie ad accogliere gli anziani troppo spesso dimenticati.
Le suore e il personale medico curano, lavano, danno da mangiare, somministrano medicine e tengono compagnia, ogni giorno ed ogni notte, a centinaia di “nonni”. Ma il cibo, le medicine, l’acqua, l’elettricità, tutto ha un costo anche qui. Le cure legate a qualsiasi tipo di malattia sono a carico delle famiglie che non ricevono altro aiuto se non dalla parrocchia. Gli anziani che accogliamo nelle nostre strutture non devono pagare niente – tutto è sostenuto dalle preziose donazioni.
«Anche l'anzianità contiene una grazia e una missione, una vera vocazione del Signore. L'anzianità è una vocazione. Non è ancora il momento di “tirare i remi in barca".
Papa Francesco, Udienza generale, 11 marzo 2015.
Consapevoli di questa vocazione, da Gerico a Gaza aiutaci a sostenere le nostre opere per gli anziani di Terra Santa!