Abbiamo parlato spesso di Siria. Oggi torniamo a farlo per riportare l’attenzione su un paese e un conflitto sempre più dimenticato ma le cui conseguenze si ripercuotono tutt’oggi sul popolo siriano. Il nostro sguardo è rivolto ad una crisi che impedisce alla Siria di sperare in un futuro migliore: il dramma della crisi educativa.
Un paese un tempo perla nella regione mediorientale per l’alto livello di istruzione che offriva, oggi, dopo dodici lunghi anni di conflitto, affronta una profonda decadenza generazionale dettata dall’inaccessibilità all’istruzione di base per buona parte dei bambini siriani. Il crescente livello di povertà ha contribuito in maniera decisiva all’aumento del tasso di abbandono scolastico all’interno del paese. Sempre più famiglie sono costrette a sacrificare l’educazione dei propri figli, i quali vengono mandati a lavorare per pochi soldi al mese.
Siria: dodici anni di conflitto
Dodici anni di conflitto civile, 350.000 morti, di cui quasi una persona su tredici è un bambino, hanno causato una crisi umanitaria senza precedenti. La guerra ha costretto milioni di siriani a lasciare le proprie case, redendo profughi un’intera generazione di bambini che in questi anni non hanno mai sperimentato altro dalla guerra. Inoltre, questa dislocazione di massa ha avuto ripercussioni significative sulla stabilità sociale ed economica del paese, con un impatto devastante sull'economia siriana a causa del conflitto e aggravata delle sanzioni internazionali. La Siria si trova ora di fronte a sfide economiche e sociali quotidiane che rendono la ripresa un percorso difficile. La svalutazione della moneta, l'insicurezza economica e la carenza di risorse contribuiscono a creare un terreno fertile per una crisi umanitaria diffusa. Questo contesto rende l'accesso all'istruzione un privilegio che oggi solo in pochi possono permettersi.
La crisi educativa
Secondo i dati ufficiali del 2022, 2,4 milioni di bambini erano fuori dalla scuola e 1,6 milioni di bambini erano a rischio di abbandono scolastico. Il costo della retta scolastica in Siria oggi oscilla tra 170$ e 500$ all'anno a seconda della qualità della scuola, un onere insostenibile per molte famiglie siriane, considerando che lo stipendio medio di un impiegato statale non supera i 15$ al mese. Alla problematica dei costi proibitivi, si aggiunge il fenomeno della mancanza di docenti qualificati. La qualità dell'insegnamento ha subito un duro colpo a causa della migrazione verso l’estero di molti insegnanti. Chi è rimasto ha preferito abbandonare la professione a causa degli stipendi irrisori. Questo fenomeno ha creato un vuoto di esperienza nel settore, con nuovi insegnanti impreparati e non in grado di fornire un'educazione di qualità ai propri alunni. Secondo molte testimonianze sono in molti gli insegnanti che preferiscono arrotondare lo stipendio fornendo lezioni private, andando a discapito del loro impegno educativo all’interno delle scuole pubbliche o private. In questo modo le famiglie si ritrovano a dover sostenere il peso della retta scolastica unito al costo aggiuntivo di lezioni private, necessarie per completare la formazione dei propri figli.
Il "Pulmino della vita" una possibilità di speranza
In questo contesto difficile, sempre più bambini sono costretti ad abbandonare la scuola. Chi ancora riesce prova a far proseguire gli studi in casa, ma sono molti i bambini costretti a lavorare per contribuire, seppur minimamente, all'economia familiare.
Pro Terra Sancta, da anni attiva nel paese, crede fortemente nel valore dell’istruzione e nella sua importanza per garantire un futuro dignitoso a tutti i bambini. Ad Aleppo Est si trova un vecchio pulmino, la sua missione è portare un po’ di speranza per tutti quei bambini che si trovano per strada. Il "Pulmino della vita", così viene chiamato, una volta a settimana gira per le strade della città, nella parte est di Aleppo, dove alla sofferenza della guerra si sono sommati i danni del tragico terremoto che ha colpito la Siria nel Febbraio 2023. I bambini corrono incontro al pulmino, felici di poter andare a scuola per qualche ora. Gli educatori insegnano loro a leggere, scrivere, imparano imparano le tabelline. Un pulmino vecchio e sgangherato ma al suo interno racchiude la speranza per molti bambini. Un piccolo passo per costruire un futuro dignitoso, dove andare a scuola e sognare cosa si vuole fare da grande non è più l’eccezione ma la regola.