Nel 1219 la nave su cui viaggiava Francesco d’Assisi diretta a Damietta (Egitto) toccò le coste dell’isola. La tradizione dice che egli lasciò nell’isola due frati. In un paese a stragrande maggioranza ortodossa quello ecumenico sarà senz’altro uno degli aspetti più attesi del viaggio. Il Papa è stato invitato dal presidente Dimitri Christofias e dall'arcivescovo ortodosso di Cipro, Chrysostomos II.
Oggi la minoranza cattolica conta 10 mila fedeli della Chiesa Maronita (presente in Terra Santa), e circa 30 mila fedeli latini. Di questi soltanto un migliaio sono ciprioti autoctoni, il resto è costituito da stranieri. Alcuni sono europei, molti i lavoratori temporanei immigrati, in particolare da Filippine, Sri Lanka, India, ma anche da Camerun, Nigeria, Bangladesh, Pakistan.
I Latini di Cipro sono sotto l’autorità pastorale del patriarca Latino di Terra Santa di Gerusalemme. Suo Vicario qui è un frate minore, padre Umberto Barato, che è anche incaricato del Nunzio Apostolico che risiede a Gerusalemme.
I francescani, che anche a Cipro vantano una presenza secolare, nelle città di Nicosia, Larnaca e Limassol hanno la responsabilità di tre delle quattro parrocchie latine dell’isola che si stanno preparando ad accogliere il Papa in vari modi. Con la preghiera innanzitutto: al termine di ogni celebrazione eucaristica si recita una preghiera per il Papa e nell’ora quotidiana di adorazione eucaristica; oltre che con gli sforzi organizzativi. È stato costituito un comitato centrale che coordina una decina di commissioni per accogliere il Papa e la sua delegazione.
“Io vedo la necessità di dare ai nostri fedeli anche un'informazione puntuale sulla figura del Papa nella Chiesa cattolica”, spiega Padre Barato, “le implicazioni teologiche del suo ministero, e anche la differenza che esiste tra la nostra Chiesa e la Chiesa ortodossa riguardo al suo ruolo”.
Non va dimenticato che Benedetto XVI, primo Papa della storia a visitare l’isola, giungerà in un paese diviso in due da un muro invisibile ma reale che separa la Repubblica di Cipro (che dal 1 maggio 2004 fa parte dell’Unione Europea) dal restante territorio della zona settentrionale dell’isola, in mano alla Turchia, dopo l’intervento militare del 1974.
Annosa e difficile la questione cipriota che riguarda anche la preoccupante situazione, nella zona nord occupata, dell’immenso patrimonio culturale cristiano di centinaia di chiese distrutte o violate.
Ma Cipro fu anche terra di apostoli. Qui vi giunse Paolo per il suo primo viaggio missionario; accompagnato da Barnaba, nativo dell’isola. I due sbarcarono a Salamina. Attraversata tutta l’isola raggiunsero poi Pafos. Quest’ultima città e Nicosia (la capitale) saranno - le due tappe del viaggio a Cipro del Papa Benedetto XVI sulle orme di Paolo.
I frati francescani della Custodia di Terra Santa, oltre ad un grande impegno pastorale e cura alla preparazione ai sacramenti, sono particolarmente attivi nell’offrire un’educazione cristiana ai giovani attraverso le scuole, attraverso la formazione professionale agli immigrati ed all’assistenza sociale ai più poveri ed agli anziani. Diverse attività vengono realizzate in collaborazione con le Suore Francescane del Sacro Cuore.
con il contributo di Stefania Sboarina