Non accenna a ridimensionarsi la crisi che sta colpendo la popolazione siriana.
L’Alto Commissario ONU per i Rifugiati, António Guterres ha dichiarato: “Era dai tempi del genocidio in Ruanda, quasi vent'anni fa, che non si assisteva a un esodo di simili proporzioni”.
Alcuni dati:
- 7 milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria;
- 4 milioni e mezzo di sfollati interni;
- 2 milioni di rifugiati siriani nei Paesi limitrofi;
- 5 mila morti al mese.
Papa Francesco ha manifestato preoccupazione per l’escalation degli eventi nell’Angelus di domenica 25 agosto. Ecco le sue parole:
“Con grande sofferenza e preoccupazione continuo a seguire la situazione in Siria. L’aumento della violenza in una guerra tra fratelli, con il moltiplicarsi di stragi e atti atroci, che tutti abbiamo potuto vedere anche nelle terribili immagini di questi giorni, mi spinge ancora una volta a levare alta la voce perché si fermi il rumore delle armi. Non è lo scontro che offre prospettive di speranza per risolvere i problemi, ma è la capacità di incontro e di dialogo.
Dal profondo del mio cuore, vorrei manifestare la mia vicinanza con la preghiera e la solidarietà a tutte le vittime di questo conflitto, a tutti coloro che soffrono, specialmente i bambini, e invitare a tenere sempre accesa la speranza di pace. Faccio appello alla Comunità Internazionale perché si mostri più sensibile verso questa tragica situazione e metta tutto il suo impegno per aiutare la amata Nazione siriana a trovare una soluzione ad una guerra che semina distruzione e morte. Tutti insieme, preghiamo, tutti insieme preghiamo la Madonna, Regina della Pace”.
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