Frammenti che parlano del passato, di una storia ricca e affascinante. Oggetti ricostruiti con grande pazienza, che rimandano a momenti quotidiani di epoche passate. Ciò che si sta svolgendo in queste settimane a Sabastiya è un'operazione intensiva di restauro archeologico.
L'enorme numero di frammenti dei reperti estratti durante gli scavi di questi anni vengono pian piano assemblati, per ricostruire gli oggetti da cui provengono: vasi, anfore, piatti, oggetti di uso comune, che sono rimasti sepolti per molto tempo e che ora possono tornare alla luce.
Con grande passione e professionalità, Lucia - restauratrice italiana e collaboratrice di ATS pro Terra Sancta - coordina i lavori, insegnando ai giovani di Sabastiya come procedere nelle operazioni. In questo modo, i ragazzi imparano le tecniche e nello stesso tempo divengono sempre più i protagonisti dell'opera di valorizzazione del patrimonio storico e culturale che hanno ereditato.
Gli oggetti ricostruiti verranno in parte esposti nella futura sala conferenze che si sta costruendo all'interno di una grande sala crociata trovata nel villaggio. Una parte della sala verrà infatti adibita a piccolo museo, per raccogliere ed esporre ai visitatori di Sabastiya gli oggetti trovati durante gli scavi, a testimonianza della ricchezza storica, culturale e artistica del villaggio. E come un punto di congiunzione tra il suo passato e il suo futuro.
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