Torna in onda, domani, sabato 21 settembre, in prima serata su Rai1, "Ulisse - Il piacere della scoperta" il celebre programma televisivo di divulgazione dedicato alla storia, all'arte e alla cultura, ideato e condotto da Alberto Angela. Questa nuova stagione si apre lontano dai confini italiani; infatti, per girare la prima puntata della trasmissione dal titolo “Gerusalemme ai tempi di Gesù”, Alberto Angela e il suo team di lavoro Rai si sono recati nella Città Santa, simbolo delle tre religioni monoteiste principali.
Il focus del racconto sarà, appunto, il contesto storico, politico e sociale in cui Gesù è vissuto: la situazione politica sotto l’Impero Romano, il governo di re Erode il Grande e dei suoi figli, le tensioni sociali tra ebrei e romani che sfociarono in due rivolte giudaiche e portarono alla distruzione del Tempio di Gerusalemme. Seguendo le fonti evangeliche, le riprese della Rai si sono mosse su tutto il territorio per poi focalizzarsi su Gerusalemme con immagini dal Monte degli Ulivi, il Getsemani ed il Santo Sepolcro.
Tra i tanti siti scelti per raccontare la città in cui Gesù visse gli ultimi dolorosi momenti della sua vita, non poteva mancare il luogo in cui, secondo la tradizione, il Nazareno fu condannato e flagellato, e dove oggi sorge il Convento della Flagellazione. Presso la seconda stazione della Via Dolorosa, alcuni locali del convento ospitano la sezione multimediale e archeologica del Terra Sancta Museum, recentemente restaurate grazie al contributo di Associazione pro Terra Sancta.
Il museo archeologico, fondato ufficialmente dai Frati Francescani nel 1902 presso il Convento di San Salvatore, si colloca tra i musei più antichi della Terra Santa ed è il più antico di Gerusalemme. Fu trasferito nel 1931 presso la seconda stazione della Via Dolorosa nel Convento della Flagellazione per ospitare e studiare i reperti archeologici ritrovati durante le campagne di scavo dello Studium Biblicum Franciscanum.
Il patrimonio archeologico custodito all’interno del Terra Sancta Museum ha un valore inestimabile per la diversità delle sue provenienze; le collezioni contengono oggetti dall’inestimabile prestigio e valore in quanto ritrovati durante gli scavi in alcuni dei luoghi più santi del Cristianesimo: il Santo Sepolcro, Betlemme, Nazareth, Monte degli Ulivi, Betania, Tabor, Cafarnao e Magdala.
Alla richiesta della produzione della Rai di poter girare alcune scene nei locali del Terra Sancta Museum, il direttore, padre francescano Eugenio Alliata, infaticabile studioso ed archeologo, si è mostrato entusiasta di poter aprire i locali del museo alle telecamere di Ulisse per mostrare ai telespettatori italiani il ricco patrimonio culturale custodito con grande cura dai francescani nel corso dei secoli. Il Terra Sancta Museum è, dunque, diventato l’ambientazione ideale di alcune scene della puntata ed un prezioso strumento di narrazione per il noto divulgatore televisivo. Aggirandosi tra le scenografiche sale, Alberto Angela si è servito degli oggetti e dei reperti conservati nelle teche del museo per illustrare alcuni aspetti della vita dell’epoca. L’affezionato pubblico della trasmissione di successo potrà conoscere, per esempio, come viveva un soldato romano stanziato a Gerusalemme, quali erano le tradizioni funerarie degli ebrei del primo secolo dopo Cristo e perfino con quali monete venne pagato Giuda Iscariota per il tradimento di Gesù.
Nella collezione del museo, inoltre, sono presenti oggetti della tradizione ebraica ed islamica ricevuti da donazioni della popolazione. Il Terra Sancta Museum, infatti, rappresenta ad oggi l’unico museo della città vecchia di Gerusalemme che espone reperti archeologici appartenenti non solo alla tradizione cristiana, ma a diverse religioni e culture.
Infine, una terza sezione del museo è in fase di lavorazione: l’ambiziosa idea dei Francescani e di Associazione pro Terra Sancta è di realizzare, nei locali del Convento di San Salvatore, una nuova parte museale dedicata alla storia della presenza francescana in Terra Santa. Il futuro museo storico ospiterà le rare collezioni di scultura, dipinti, oreficeria, codici miniati del 1400 e 1500, paramenti liturgici e preziosi oggetti in gran parte donati nei secoli dalle Case Reali europee, dalle Repubbliche italiane e dallo Stato della Chiesa per manifestare la loro devozione ai Luoghi Santi e sostenere la Custodia.
Domani, grazie alle immagini trasmesse nel programma “Ulisse, il piacere della scoperta”, il Terra Sancta Museum raggiungerà le case degli italiani che ancora non hanno avuto modo di visitare la Terra Santa e il museo francescano che ogni giorno accoglie tanti pellegrini e turisti da tutto il mondo nel cuore della Città Vecchia di Gerusalemme.