contesto e obiettivi
Il progetto ha l’obiettivo di offrire un’opportunità di riscatto a 400 donne che vivono nei quartieri di Aleppo est, molte delle quali hanno subito abusi e violenze quando l’area era sotto il controllo di milizie jihadiste.Nel momento in cui Aleppo è stata liberata e i jihadisti sono fuggiti, queste donne sono rimaste sole e del tutto abbandonate, incapaci di provvedere al proprio sostentamento, impaurite dal riconoscere i propri bambini emarginati dalla società perché considerati figli del peccato. Eppure, nonostante la situazione di povertà, lo stato psicologico precario e l’isolamento sociale nessuno si occupa di loro e non ricevono alcun tipo di assistenza, ne psicologica ne mirata ad un reinserimento nella società ad esempio attraverso una professione.Per poter ricominciare a vivere con dignità e autonomia queste donne hanno bisogno per prima cosa di lavorare: il progetto mira infatti a offrire percorsi di inserimento professionale e di avvio di attività autonome grazie a efficaci sistemi di microcredito. Il lavoro rappresenta il primo passo verso l’autonomia e da modo alle donne di ritrovare un ruolo e avere un riconoscimento, per se stesse e i propri figli, all’interno della società.ATTIVITA'- Corsi di formazione e sostegno psico-sociale per le donne selezionate- Corsi di formazione professionale- Corsi di lingua araba- Supporto ed avvio al microcreditoBENEFICIARIGarantire alle 400 donne presenti ad Aleppo Est assistenza e supporto per i bisogni primari.Garantire ad almeno 50 donne uno specifico orientamento e percorso di formazione professionale.Un nuovo inizio per le donne di aleppo estDoaa Al-Mousa ha solo 17 anni ma è già sposata ed ha un bambino di un anno. Abbiamo conosciuto Doaa quando ancora frequentava il secondo anno delle scuole superiori e, dopo averla aiutata a migliorare il suo inglese, si era dimostrata una studentessa eccellente e piena di passione. Il padre però le ha imposto un matrimonio e Doaa si è ritrovata rinchiusa in casa. Nonostante le minacce e gli abusi da parte della sua famiglia, Doaa non si è mai arresa e, dopo continue preghiere al marito, è riuscita a ottenere il permesso di tornare a inseguire i suoi sogni: studiare per superare il test d’ingresso all’Università il prossimo anno e continuare così ad arricchire le sue conoscenze e creare un futuro migliore per sé stessa e il suo bambino.