Venerdì 6 luglio nella Basilica del Getsemani, presso l’orto degli Ulivi, si è svolto un incontro tra il Console Generale d’Italia a Gerusalemme, Giampaolo Cantini, il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa e l'economo custodiale, padre Ibrahim Faltas. Tema della giornata è stata la visita al cantiere di restauro dei mosaici contenuti nella chiesa.
Il progetto intitolato “Getsemani: conservare il presente e formare il futuro” è coordinato da ATS pro Terra Sancta e dal Mosaic Center di Gerico con l’ausilio di un programma del Consolato Italiano chiamato PMSP (Programma di Sostegno alle Municipalità Palestinesi). Dopo la spiegazione - ad opera di Carla Benelli e Osama Hamdan, collaboratori di ATS pro Terra Sancta - della complessa stratificazione architettonica, che ha visto succedersi nei secoli una chiesa bizantina, un successivo edificio di culto crociato e infine l’attuale basilica progettata dall’architetto Antonio Barluzzi, il Console e il Custode di Terra Santa sono saliti sull’impalcatura per arrivare sotto la prima cupola oggetto del restauro. Qui hanno visto il procedere dei lavori e hanno conosciuto i ragazzi impegnati in questa attività per i prossimi quattordici mesi. L’impegno di ATS pro Terra Sancta, oltre al restauro e alla conservazione dei mosaici, è volto infatti anche alla formazione di giovani di Gerusalemme, attraverso alcune lezioni teoriche e un corso pratico di restauro: mancano, infatti, degli specialisti nel campo del restauro dei mosaici e questa preparazione si rende necessaria per evitare interventi drammatici nel corso del tempo.
Gli ospiti hanno proseguito la visita salendo sul tetto della Basilica e osservando la facciata della chiesa, entrambi danneggiati in alcuni punti dalle infiltrazioni d’acqua. Sia il Console che il Custode hanno accolto con attenzione e partecipazione l’obiettivo promosso dal progetto di accrescere la consapevolezza nella popolazione locale e internazionale dell’importanza storica di questo luogo, realizzabile soprattutto attraverso visite guidate rivolte alle scuole locali e ai turisti. L’incontro è quindi terminato tra gli ulivi millenari del giardino adiacente, che tramandano in maniera imperitura la testimonianza di uno dei Luoghi più importanti connessi con la passione di Cristo.
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