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COSA È STATO FATTO
Fin dall’inizio della guerra in Siria, l’Associazione pro Terra Sancta ha aiutato la Custodia di Terra Santa a sostenere i conventi e le parrocchie che danno da dormire e provvedono ai bisogni primari (cibo, vestiti e medicine) di moltissime famiglie. I frati hanno creato 4 centri di accoglienza (Knayen, Yacoubieh, Jser – El Chougour e Jdeideh.) che ospitano circa 200 persone e provvedono alle esigenze di altre 4000 ogni giorno. Ogni mese circa 50 famiglie vengono aiutate a cercare nuove case. Associazione pro Terra Santa ha già raccolto molto, in questi oltre tre anni di conflitto, grazie alla generosità di tante persone che hanno fatto anche piccole donazioni I fondi vengono portati fisicamente in Siria e questa è una garanzia del loro impiego corretto. Ci sono arrivate offerte perfino dalla Cina e da Singapore. Purtroppo non basta. Il bisogno è enorme e moltissima gente sopravvive solo grazie agli aiuti provenienti dall’esterno. La Siria è sempre stata il granaio del mondo, ma oggi ha bisogno di pane. In tutto sono una decina i frati sparsi in diverse città della Siria: a Nord a Latakia, la più importante città portuale siriana, e più su, oltre ad Aleppo, in diversi villaggi dell’Oronte, vicino al confine con la Turchia; a Ovest, da Damasco e Salhieh a Kanyeh, vicino al Libano. Latakia è il luogo più tranquillo con parrocchie e centri per giovani. Lì esistevano anche delle scuole, che però sono state sequestrate già al tempo di Assad padre. Più difficile la situazione nei villaggi dell’Oronte. Uno è stato abbandonato a causa di un attacco, in altri due la situazione è critica ma i frati sono rimasti e nei conventi ospitano decine di famiglie, rifugiati e sfollati, cristiani e musulmani, a cui forniscono beni di prima necessità. La difficoltà maggiore per loro è reperire medicinali. Ci sono solo quelli di fabbricazione locale ma il mercato regolare è ormai scomparso. I frati vanno avanti con le scorte e gli aiuti che l’Associazione riesce ad inviare loro grazie ad alcuni religiosi che fanno la spola tra la Siria e il Libano. I rapimenti continuano ad essere un rischio per loro e tutti devono muoversi il meno possibile. Il rapporto con i musulmani è buono, tanto quanto prima, si aiutano a vicenda, il problema sono i gruppi di diverse estrazioni che arrivano da fuori. A Damasco la situazione è più controllata. I frati sono a Bab Touma, dove hanno piccoli asili che ricevono ogni mattina circa 165 bambini.*