Il progetto "Betlemme è anche anziana" è ripartito grazie ad una missione di esperti italiani, giunti ieri a Betlemme per esaminare la situazione e il contesto della casa di accoglienza gestita dalla Società Antoniana a Betlemme e sostenuta dalla Custodia di Terra Santa grazie all'aiuto di ATS Pro Terra Sancta. Dopo diversi incontri conoscitivi con il personale e i dirigenti dell'istituto, interessati alla possibilità di formazione tramite esperti internazionali del settore, i due rappresentanti del Centro Civitas Vitae di Padova elaboreranno una strategia e proposte di intervento per migliorare l'importante lavoro svolto dalle suore e dal personale del centro per gli anziani di Betlemme. "La situazione qui è indubbiamente diversa rispetto a quello a cui siamo abituati in Italia", ha spiegato Chiara Cavazzini, responsabile della formazione presso il Centro padovano, riassumendo le sue prime impressioni, "e credo la formazione vada impostata in modo tale da coinvolgere tutti in maniera pratica: anche i dirigenti devono capire come va svolto il lavoro con gli anziani". Al centro della filosofia del Centro Civitas Vitae di Padova, che accoglie, nelle varie residenze, oltre 2000 anziani autosufficienti e non, c'è proprio la persona. "Valorizzare gli anziani è fondamentale", ha commentato Fabio Toso, responsabile risorse umane e co-direttore del centro italiano, "ed è un messaggio che va trasmesso a tutto il personale. Punteremo su questo."
L'idea di realizzare il progetto "Betlemme e gli anziani" è nata grazie all'intervento dell'UCID, l'Unione cristiana imprenditori e dirigenti, ed in particolare della sezione di Brescia e alla disponibilità del prof. Angelo Ferro, Presidente UCID nazionale e Presidente dell'Opera Immacolata Concezione Onlus di Padova.