Siamo giunti al termine dell'esperienza di Servizio Civile per sei giovani italiani, impiegati in diversi modi presso i progetti di Associazione pro Terra Sancta grazie a un accordo con l'Università di Bari. I giovani hanno messo a frutto le loro competenze e le loro conoscenze, ma soprattutto hanno imparato tanto. Ecco il racconto di Alice, impegnata presso l'Ufficio Tecnico della Custodia di Terra Santa, nell'ambito del progetto "Gerusalemme, Pietre della Memoria":
“L’esperienza del Servizio Civile, è per me la prima esperienza lavorativa avuta dopo gli anni di università e, poiché laureata in Architettura, sono stata impegnata nell’Ufficio Tecnico della Custodia di Terra Santa.
Ora, a mesi di distanza dall’inizio di tutto ciò, mi rendo conto di quanto grande sia stata questa esperienza per me: ho avuto la possibilità di imparare molte cose, di accrescere il mio bagaglio di conoscenze e di potermi cimentare in temi mai affrontati nei miei studi. È stato molto impegnativo fin da subito poiché per ragioni culturali, ambientali e linguistiche le difficoltà non sono mai mancate e non smettono mai di mancare, perché in fin dei conti questo è un mondo completamente differente in ogni minimo aspetto dal mondo a cui sono sempre stata abituata in Italia. Lavorare e vivere con persone che per i motivi prima citati non condividono nulla con me (se non la fede in alcuni casi) mi ha obbligata a domandarmi del reale valore che il mio lavoro aveva: cosa sono qui a costruire, prima per me e poi anche per gli altri?
Ho avuto anche la grande fortuna di incontrare persone capaci di volermi bene e accompagnarmi in questo percorso, elemento indispensabile perché in un contesto ampio e caotico come questo è fin troppo facile rischiare di perdersi.
Posso affermare con certezza che questo mio anno vissuto a Gerusalemme ha dato un apporto significativo alla mia persona sia dal punto di vista professionale ma soprattutto dal punto di vista umano.”